Simbolo della città stessa di Orvieto, il Duomo è una delle più belle cattedrali d’Italia e del mondo. L’inizio dei lavori per la costruzione viene datata nel 1290 e la costruzione fu fortemente voluta sia dalla Chiesa che dal Comune, con l’intento di creare un’unica grande cattedrale per la città.
Il Duomo si presenta come una magnifica costruzione che accorpa diversi stili architettonici. In particolare si può definire un mirabile esempio di equilibri e commistioni di stili gotico e romanico, anche se la cattedrale mantiene delle proprie uniche peculiarità. Molte furono le persone che parteciparono alle diverse fasi di progettazione e costruzione del Duomo. Tra i molti un rilievo particolare hanno Arnolfo di Cambio e Lorenzo Maitani, per quanto concerne la progettazione (in particolare al senese Maitani si deve gran parte del merito per la realizzazione della splendida facciata) e moltissimi tra scultori, orafi e pittori per quanto concerne la fase di “abbellimento” e rifinitura della cattedrale. Tra gli scultori spicca la figura di Ippolito Scalza (architetto locale già artefice di diverse opere ad Orvieto tra cui il Palazzo Comunale ed altri interventi in svariati palazzi). Dello Scalza si possono ammirare all’interno della cattedrale la statua della Pietà (o Deposizione) ed il maestoso Organo a canne. Tra i pittori un ruolo fondamentale hanno avuto Gentile da Fabriano, Lippo Memmi, Beato Angelico, Ugolino di Prete Ilario e Luca Signorelli, quest’ultimi soprattutto per la realizzazione degli affreschi delle due cappelle “del Corporale” e di “San Brizio”.
“La Cappella di San Brizio è di particolare pregio e bellezza con le pareti e le volte affrescate da Luca Signorelli (iniziando i lavori nel 1499 e terminando nel 1504), in questo capolavoro il pittore cortonese interpreta con maestria ed in maniera molto coreografica e coinvolgente il tema del Giudizio Universale, in un suggestivo alternarsi di scene apocalittiche e di redenzione. Il tema e le raffigurazioni create dal Signorelli furono di ispirazione per Michelangelo nella realizzazione degli affreschi della celebre Cappella Sistina.
La Cappella del Corporale presenta affreschi opera di Ugolino di Prete Ilario (tra il 1357 e 1364) basati su scene bibliche e rappresentazioni sacre come la Crocifissione e l’Eucarestia. Nella cappella sono presenti altre opere di pittura pregevoli tra di esse spicca la tavola dipinta raffigurante la “Madonna dei Raccomandati” di Lippo Memmi (datata 1320). Sempre in questa cappella è custodito ed esposto il Tabernacolo del Corporale che contiene il Sacro lino macchiato dal sangue di Gesù in occasione del Miracolo di Bolsena. Il tabernacolo con il sacro lino viene condotto in processione ogni anno in occasione della festa del Corpus Domini a seguito della sfilata del corteo storico.